3.8.14

Alle amiche che ho.


Alle amiche che chiamano di mattina e che mandano messaggi nel cuore della notte. A quelle che stanno in silenzio prima degli esami ma ci sono lo stesso, a quelle che stanno lontane ma questo non cambia la natura né l'intensità dei sentimenti. 
A quelle che mentre parlano e risolvono problemi tu pensi "menomale che c'è lei perché io non lo avrei saputo dire così bene", a quelle razionali, a quelle irresponsabili, a quelle romantiche. A quelle che hai imparato a conoscere col tempo e con fatica e che guardi con la consapevolezza che gli anni possono passare, le albe diventare tramonti, le primavere autunni, gli uomini possono andare, venire, passare, tornare, sparire, ed è già successo tutto questo ma loro no. 
Come i diamanti, quelli veri, sono per sempre. 
Ai momenti di silenzio, ai brindisi, alle lacrime e ai sorrisi, alle urla arrabbiate e alle parole che talvolta vorresti non aver detto ma ti sono state perdonate, ai momenti trascorsi insieme e a quelli in cui ci si deve separare, agli aerei e ai treni che le portano lontane ma le fanno anche tornare a casa. A chi dice bianco e a chi dice nero per poi alla fine scegliere grigio scendendo a compromessi, quelli che piegano l'orgoglio e fanno crescere. 
Ai matrimoni già organizzati che manca solo lo sposo, ai sogni nel cassetto e agli obbiettivi da raggiungere. Ai pensieri, all'affetto. 
Alle amiche che ho. E che non vorrei cambiare. 

 (alla lacrima che sta scendendo. Vi voglio bene)









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