9.12.15

She wore blue velvet.



Velluto. Sontuoso nella sua classicità e semplicità, uno di quei tessuti- modi di vivere quasi- che abbiamo abbandonato. Abbandonato per cosa poi? Il 7% di angora in un maglioncino di Zara? Il poliestere che appiccica e fa sudare e che già a metà serata sarebbe da ributtare nella cesta del bucato? Il cotone sintetico che stringe solo nei punti sbagliati?
Con il velluto invece è tutta un'altra cosa. Ti tiene caldo anche in quelle sere più fredde in cui non ci sono braccia ad avvolgerti. La piacevole sensazione che ti dà al tatto. Quei colori che diventano pura essenza e profondità, come se non esistesse altra tonalità di blu o verde su questo pianeta, come se tu ci potessi davvero entrare in quel nero, e scomparire in un universo parallelo. Quell'innata abilità di passare da giacca da giorno, da indossare per andare in biblioteca, ad abito mozzafiato per una notte di quelle che non si dimenticano facilmente.
La copertura di un divano su cui è rimasto l'odore di fumo per le troppe feste e i baci che invece non sono mai troppi, le passate per togliere quei capelli che cascano sempre sugli occhi, che se sono coperti come fanno a scrutare il mondo? 



Il sapore di antico e dimenticato.
Qualcosa di ritrovato.














4 commenti:

  1. Io il velluto non l'ho mai amato, ma quella giacca rossa è stupendissima *.*

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  2. Adoro il velluto, soprattutto su vestitini e top! Baci

    http://chocolateglass.blogspot.it/

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