L'insostenibile leggerezza del lunedì mattina

Again. Si perché in fondo cosa c'è di più bello, leggero e frivolo del lunedì? L'illusione (o la volontà) di poter quasi ricominciare tutto da capo, cambiare vita. Una sorta di primo Gennaio che si presenta tutte le settimane con il suono della sveglia, puntuale che neanche il ciclo quando hai prenotato la vacanza al mare. Una delle poche certezze della vita insieme a quella del tacco dodici: doloroso ma prevedibile.
Mica come certi uomini, che ormai per gestirli ti servono sette vocabolari e un corso intensivo stile Ikea nel vano tentativo di capire cosa diamine ci sia in quelle teste.

Io questa nuova vita l'ho iniziata con un mal di testa che neanche quando mi sono bevuta due Margarita a sedici anni, con qualche nuvola nel cielo che ogni tanto si sposta per far vedere qualche timido ma caldo raggio di sole, con la consapevolezza che non essendoci niente nel frigo mi toccava il tiramisù oh-che-peccato e con una passata di smalto.
Coromandel per la precisione. Chanel, of course.

E adesso devo trovare le forze di buttarmi addosso un paio di jeans e una maglietta bianca con un maglione sopra per andare a studiare. Però magari mi metto i miei nuovi sandali.
Perché come dice Paolo (Nutini, ndr) "mi sono messa le mie nuove scarpe e tutto è andato meglio".
O forse era Carrie?