God save my denim

Blue jeans. La salvezza di ogni donna che è in ritardo, insieme alla camicia bianca del proprio uomo (e se non ce l'hai sei fottuta): Inès de la Fressange docet.
Il numero uno sulla lista dei dieci capi che non dovrebbero mancare nel guardaroba.
Colui che guardi mentre è lì, appeso in bella vista nell'armadio da tre mesi, sperando che dopo la dieta ti entri ancora.
La prima cosa che si rompe quando cadi dalla bicicletta o dai pattini a rotelle.
Il buco sul ginocchio che si allarga durante le lunghe conversazioni al telefono con l'amica o il fidanzato.
Il taglio che sei costretta a fare per tenerli in casa sotto le minacce senza sosta di tua madre. E per ripicca lo fai alto, molto alto. Così impara.
Quello che metti sulle feste in spiaggia.
Quelli boyfriend, con i tacchi vertiginosi e il top di paillettes per andare in discoteca.
Il passepartout per il liceo e l'università, lo shopping, la cioccolata con la sorella, le pulizie di primavera, il primo appuntamento e già che ci siamo anche l'esame di maturità, perché siamo donne e ce li siamo conquistati i pantaloni.
Pardon, i jeans.